SAN SEBASTIAN E’ UN LUOGO RICCO DI STORIA, ARTE E CULTURA, FATTORI CHE LA RENDONO UNA META IDEALE PER CHI VUOLE SCOPRIRE E ARRICCHIRSI, SENZA RINUNCIARE AL DIVERTIMENTO E ALLE BELLEZZE NATURALI. SPIAGGE IMMENSE, LUNGHE PASSEGGIATE OSSERVANDO L’OCEANO, VERDE RIGOGLIOSO E TRAMONTI MOZZAFIATO SONO SOLO ALCUNI DEGLI ELEMENTI CHE VI CONQUISTERANNO.
San Sebastián, Paesi Baschi.
Una città ricca di opportunità, dove cultura, tradizioni, spiagge, oceano e divertimento si combinano egregiamente. San Sebastián, collocata nei Paesi Baschi, si presenta come il luogo ideale in cui avventurarsi, immergersi totalmente, lasciandosi incantare dalla bellezza del paesaggio circostante, da tramonti mozzafiato e punti panoramici da cui scorgere le infinite bellezze dall’alto.
Viva, dinamica, caratterizzata anche da contesti culturali di grande interesse, un centro storico molto caratteristico e suggestivo, ristoranti e locali che offrono pietanze di prima scelta: tanti sono i motivi per cui visitare e innamorarsi di San Sebastián.
Una città eterogenea, ricca di sfaccettature, adatta ad ogni tipo di vacanza, a seconda delle proprie esigenze: che si voglia fare surf, rilassarsi sulla spiaggia a guardare le onde infrangersi sulla battigia, sostare e vivere intensi momenti ad osservare l’immensità dell’oceano, magari nel momento in cui il sole sta per calare e il cielo assume colori e sfumature arancioni, divertirsi tra le stradine del centro storico, girando per i vari locali e provando i piatti tipici del posto, acculturarsi visitando i musei presenti sul territorio, questa è l’opzione giusta per un’indimenticabile vacanza.
San Sebastián si presenta come il posto ideale, quello da vivere e assaporare intensamente, da ricordare e dove ritornare; un luogo dove tra l’altro anche la cultura occupa una posizione di rilievo. Scopriamo alcuni dei luoghi di maggiore interesse.
Chillida Leku: il museo all’aria aperta
Di indubbia bellezza e particolarità è il Chillida Leku, un museo all’aria aperta collocato in un immenso parco: un luogo unico nel suo genere, in cui l’arte entra in contatto con la natura senza rovinarla ma, anzi, creando una perfetta sinergia con essa. Lo spazio offre un senso di pace, un’atmosfera unica in cui rilassarsi e ammirare le interessanti e significative sculture di Chillida: un’occasione per apprezzare il perfetto connubio fra l’immortalità delle creazioni artistiche e la vegetazione rigogliosa.
Il giardino di Chillida Leku si estende per ben 11 ettari e ospita più di 40 sculture monumentali. Le opere, accuratamente organizzate, dialogano con la natura, così come tra loro. Ci sono due aree distinte nella parte esterna del museo: da un lato, si trovano i campi aperti, che nei primi tempi del casale di campagna, sarebbero stati adibiti a pascolo delle pecore. Dietro quest’ultima, si trova la zona più densamente boscosa, dove le sculture sono circondate dagli alberi e diventano parte integrante della foresta: i visitatori possono toccarle nel giardino per avere un’idea delle diverse trame e possono persino esplorarle e sperimentarle dall’interno.
Un’altra interessante area è quella della fattoria Zabalaga, dove lo scultore ha mantenuto l’identità tradizionale della casa di campagna nei lavori di restauro. All’esterno, la casa di campagna conserva il suo aspetto tradizionale. Le sue pareti miste alternano muratura a bugnato; quest’ultimo, in particolare, viene utilizzato intorno alle baie. Sono stati conservati anche due contrafforti triangolari su entrambi i lati della facciata sud mentre l’edificio presenta la struttura in legno e lo stemma originale della famiglia Zabalaga, che è scolpito sulla facciata nord. Chillida si è avvicinato al restauro dell’edificio come se fosse una scultura, attraverso un processo lungo, retto dalla libertà d’azione e da un duplice scopo: introdurre lo spazio al suo interno e preservarne l’identità.
Il sito Chillida Leku è indubbiamente da vedere per le peculiarità che presenta, nonché per la particolarità di veder collocate delle produzioni artistiche in un contesto naturale. Una combinazione vincente, dove la bellezza autentica della natura si accosta alle forme d’arte immutabili nel tempo. Per tutte le informazioni necessarie, consultare www.museochillidaleku.com
Da non perdere inoltre anche un break culinario, con vista sull’intero giardino, al Lurra Café: una location dove vige l’idea di fornire cibo sano e sostenibile, promuovendo i valori della responsabilità sociale e ambientale. Tra i piatti da non perdere assolutamente, vanno segnalati il polpo grigliato, accompagnato da ottime verdure e purea di patate e il fine pasto con nutella e gelato alla nocciola!
San Telmo Museum
San Telmo Museum è il museo di maggiore importanza a San Sebastián, nel cuore del centro storico. Inaugurato nel 1902, è il più antico dei Paesi Baschi; oggi sta reintroducendo nuovi obiettivi: lavorando sulla base dei suoi fondi, quasi totalmente legati alla società basca, San Telmo è stato ristrutturato per diventare un Museo della Società e della Cittadinanza Basca.
Allestito nel 1990, su proposta della Bascongada Friends of the Country Economic Society, fu sede di importanti mostre, che ottennero un grande successo: pertanto, fu presentata al Consiglio comunale una petizione per l’istituzione di un Museo Civico. Il piccolo budget assegnato all’inizio al museo rendeva impossibile effettuare acquisizioni di grande valore e quindi il sindaco, José Machimbarrena, si è rivolto alla gente di San Sebastian che ha immediatamente portato donazioni e depositi: questi furono i primi oggetti che permisero al museo di prendere vita.
Il Museo Storico, Artistico e Archeologico fu inaugurato il 5 ottobre 1902: la sua sede iniziale si trovava all’angolo tra calles Andía e Garibai. A poco a poco, il museo si è avviato grazie a nuove acquisizioni e contributi individuali tanto che i locali divennero troppo piccoli e, nel 1905, il Comune iniziò i lavori per un edificio che avrebbe ospitato la Scuola di Arti e Mestieri, la Biblioteca Comunale e il Museo. Questo nuovo edificio, costruito in calle Urdaneta su progetto dell’architetto Domingo Aguirrebengoa, fu inaugurato nel 1911.
Il museo ha poi continuato a crescere e presto la mancanza di spazio è diventata di nuovo un problema. Nel 1932 fu proposto un nuovo trasferimento, questa volta al convento domenicano di San Telmo, precedentemente acquistato e allestito dal Comune.
Per l’inaugurazione, avvenuta il 3 settembre 1932, il pittore José María Sert ricevette l’incarico di realizzare dipinti per le pareti della chiesa. Ha così prodotto 11 tele a Parigi, smalti su supporto metallico, che narrano undici scene della vita e della storia di Gipuzkoa in uno stile eroico e grandioso: i suoi uomini, i suoi eventi e le sue credenze.
L’oggetto di riflessione che San Telmo presenta è il passato culturale e storico come seme per la società odierna, in un’ottica multidisciplinare, aperta al dialogo e al dibattito moderno. Il museo costituisce la memoria per le generazioni future ed ha il compito di salvaguardare e sensibilizzare i cittadini alla ricchezza del patrimonio che custodisce affinché tutti possano fruirne.
San Telmo si assume la responsabilità di preservare, completare e aumentare le collezioni che rappresentano la storia e l’evoluzione della società basca: è considerato un museo e, allo stesso tempo, un luogo di diffusione della conoscenza e di creazione del pensiero, con l’obiettivo di essere uno strumento per comprendere il presente e costruire il futuro a partire dalla conoscenza del passato. Per tutte le informazioni necessarie, consultare www.santelmomuseoa.eus
Isola di Santa Klara
Da non perdere assolutamente una visita all’isola di Santa Klara, da raggiungere tramite barca. La natura domina l’intero territorio che è impreziosito dalla presenza del faro, che per molti anni è stato vuoto e abbandonato.
Ispirandosi alla natura selvaggia dell’isola, così vicina alla città e all’eccezionale geologia della costa dei Paesi Baschi, la scultrice Cristina Iglesias, ha realizzato opere che trasformano l’interno del Faro, restaurandolo e trasformandolo in una sorprendente scultura: gli strati geologici fusi e le sequenze d’acqua trasportano il visitatore in un’esperienza nel tempo profondo. Scavata all’interno del faro, l’opera d’arte incorpora la peculiare geologia ed ecologia della costa basca e le acque selvagge dell’oceano che circondano l’isola.
Il lavoro di Cristina Iglesias contribuisce a una rinnovata concezione della pratica scultorea: la sua ricerca del compromesso poetico e simbolico tra le opere e lo spazio, si concretizza sempre in un’esposizione estetica, visiva e dinamica. Cristina Iglesias, dal proprio linguaggio scultoreo, interviene e trasforma un luogo remoto in un simbolo per la difesa delle cause ecologiche e la conservazione dell’ambiente.
È importante sottolineare l’importanza dell’intenzione dell’artista nella creazione di quest’opera, ossia portare valore ad uno spazio pubblico attraverso un’incursione controllata, offrendo altresì una prospettiva diversa della città. Il suo intervento evoca invece l’idea dell’arte come rifugio, come luogo di incontro. Dettagli e info sono disponibili su www.donostia.eus
Le spiagge di San Sebastián
San Sebastián è un luogo ricco di cultura, storia e tradizioni ma non solo. Le spiagge che circondano la città sono davvero incredibili: distese lunghissime di sabbia finissima, dove poter passeggiare, fare surf, divertirsi tra amici o semplicemente rilassarsi in qualsiasi momento del giorno. Delle tre spiagge presenti in città, la Concha è sicuramente la più famosa, la più visitata e la più fotografata, diventata l’immagine simbolo della città. Il nome significa conchiglia ed è dovuto alla forma della baia, con al centro l’isola di Santa Clara. Nonostante sia molto affollata, vale la pena visitarla poiché è ritenuta fra le più belle d’Europa.
A nord-est, c’è un’altra spettacolare spiaggia: si tratta della Zurriola, ideale per chi ama lo sport e il movimento, in quanto solitamente si tengono campionati di surf e pallavolo. Molto frequentata da giovani e da alcuni naturisti, dispone di una zona un po’ più tranquilla, vicino al lato sinistro, frequentata da anziani e famiglie con bambini, e di un’altra nella parte destra, che si trova vicino al Monte Ulía, destinata ai più giovani, con campi da beach volley. Allo stesso tempo, è anche l’area più frequentata dai surfisti per via delle onde e delle correnti.
La spiaggia di Ondarreta è situata nel quartiere di Antiguo, proprio sotto le pendici del Monte Igueldo: è delimitata, da un lato, dalla famosa opera chiamata Peine de los Vientos, e dall’altro dal Pico del Loro, una sporgenza di pietra, che la separa da quella della Concha.
INFO
Per tutte le info necessarie su San Sebastián e scoprire le bellezze di quest’autentica e imparagonabile terra, consultare www.sansebastianturismo.com
Photo: Donostia San Sebastián Turismoa