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A cura di Valigia a due piazze
Amsterdam, Olanda.
L’inizio dell’autunno è il periodo giusto per regalarsi un fine settimana – se lungo, è anche meglio – con destinazione Europa del nord. Le ore di luce sono ancora molte e il freddo non è eccessivo, anzi, si possono trovare facilmente giornate di sole più che tiepido. Inoltre, ci si prende una pausa prima del Natale, che è ancora troppo lontano.
Iniziamo da Amsterdam, per la quale due notti e tre giorni sono sufficienti, se non riusciamo a disporre di qualche giorno in più per delle gita fuori porta. Si arriva con volo diretto da Milano in meno di due ore e da Roma in due ore e mezzo, anche con compagnie lowcost (di solito per uno sguardo globale, ci appoggiamo alla app di Volagratis).
Con 3,90 euro in seconda classe il treno vi porta dall’aeroporto internazionale di Schiphol alla Central Station in venti minuti. Da lì, se scegliete un albergo o un B&B nella zona dei canali, potete anche raggiungerlo a piedi. Altrimenti, optate per il tram o il taxi.
Per spostarvi in città, i vostri piedi bastano e avanzano. Il centro è bello da percorrere passeggiando, fermandovi a scattare fotografie, a bere una birra o un caffè in un bruin café o, perché no, potete anche scegliere un cartoccio di patatine fritte, che pare siano le migliori del mondo ad Amsterdam, o un panino farcito con aringa cruda. Ma occhio a toccare il pesce con le mani, perché vi potrebbero restare puzzolenti per giorni e giorni. Se invece volete sentirvi un po’ olandesi, noleggiate una bicicletta. A ogni angolo trovate negozi che vi affitteranno una bici per 24 ore al costo di 15/20 euro.
Noi siamo fedeli alle city card che in quasi tutte le capitali europee sono comode e convenienti, ma quando si tratta di città relativamente piccole, di solito ci spostiamo solo a piedi per goderci al meglio ogni scorcio. Ad Amsterdam si chiama I Amsterdam City Card e dà anche l’ingresso scontato o gratuito ad alcuni musei, tra cui il Van Gogh Museum. Inoltre, 25% di sconto per la canal cruise, che noi abbiamo provato nell’unico giorno di pioggia in cui ci siamo imbattuti. Funziona hop on hop off e abbiamo scelto l’opzione diurna fino alle 18 circa, sui 24 euro a testa. Le linee sono quattro (green, blue, red e orange) per 19 fermate che coprono quasi tutti i luoghi di maggiore interesse. I biglietti si possono acquistare sulle banchine degli stop. Noi siamo saliti a quella più vicina al nostro albergo, proprio di fronte alla casa di Anna Frank (se desiderate visitarla, munitevi di biglietto comprato online per saltare le lunghe code).
Che cosa vedere? Ad Amsterdam andateci per le case storte. Dico davvero. Godetevele una per una. Sono affascinanti. Due indirizzi su tutti: l’incrocio tra il Brouwersgracht, il canale dei birrai, e il Prinsengracht e poi il Reguliersgracht all’altezza dei Sette Ponti. Non perdetevi il Bloemenmarkt, il mercato dei fiori (sul Singel tra Muntplein e Koningsplein) e portate via 50 tulipani con dieci euro. Poi allungate il passo fino alla piazza dello Spui e al Begijnhof, un cortile segreto, un giardino e un angolo silenzioso celato dal portone al civico 34 dello Spui.
Il Red District è un po’ in decadenza, in questi ultimi tempi, ma sono in molti ad arrivare ad Amsterdam per farci un giro e per passare dai numerosi Coffeeshop. Per trovare questi ultimi, vi basterà seguire l’aroma che si diffonde per le strade.
Per lo shopping più ricercato, andate nella zona conosciuta come Negen Straatjes, le Nove Strade: nove vicoli che formano una griglia in cui si trovano negozi di abbigliamento, anche vintage, botteghe gourmand, bijoux, design.
Per cena, evitate le zone turistiche e preferite il Jordaan, fino a qualche anno fa quartiere operaio e ora in piena rinascita tra ristoranti con cucine internazionali e bei negozi di moda e arredamento.
Amsterdam ha un’ottima posizione per organizzare gite di un giorno o di mezza giornata fuori porta. Noi siamo stati a Keukenhof per l’incantevole fioritura dei tulipani. Si trova vicino a Lisse ed è aperto solo due mesi all’anno in primavera. Siamo anche stati a Delft, una cittadina nota per le ceramiche bianche e blu. E, un altro giorno, sempre in treno, abbiamo raggiunto Zaanse Schans, per vedere quei mulini ad acqua che nel nostro immaginario non possono mancare in Olanda.
Elisa Pasino
elisa@agendaviaggi.com
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