Fino a domenica 3 giugno è aperta la mostra “I Colori del Motomondiale”, promossa dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
Milano, Italia.
Oltre 40 anni di lavoro da parte di un pilota mancato per negazione paterna, però grazie alla conoscenza della famiglia Rossi può coltivare la sua passione per la moto creando un proficuo rapporto con i piloti. E’ la sintesi della professionalità di Aldo Drudi, designer e grafico, Compasso d’Oro ADI, che espone la sua collezione a Milano.
Spiega Aldo Drudi: “ho pensato a questa mostra cercando un modo diverso di raccontare il motociclismo. Quello che conosciamo noi che frequentiamo il paddock, anziché quello che, a molti, può sembrare solamente qualcosa di tecnico o ossessivo, gente che gira intorno in pista per andare sempre più forte. Invece non è per niente così. La passione per la velocità è, a mio avviso, qualcosa che viene da lontano, di atavico, che tutti abbiamo dentro. L’andare un po’ più forte di quello che riusciamo a fare con il nostro corpo ha sempre affascinato l’uomo, dalla scoperta della ruota in poi. Qualcosa di ancestrale, che tutti possiamo percepire: il fascino della velocità. I piloti, quando indossano tuta e casco, è come se facessero un passo indietro nel tempo. Cavalieri medievali che si preparano ad affrontare la battaglia, riconoscibili dalle livree delle loro casate. Se un tempo le armi erano lance o spade, oggi sono le moto con le quali ogni domenica scendono in pista a sfidare prima di tutto se stessi e poi gli avversari. Ed è proprio attraverso la grafica e il design di questi oggetti che, con questa mostra, vogliamo raccontare l’animo romantico del motociclismo”.
Il tema principale della mostra è la collezione di caschi originali realizzati da Aldo Drudi dagli Anni ‘80 a oggi: dal primo di tutti, quello di Graziano Rossi, all’ultimo realizzato per questa stagione per il campione mondiale Valentino Rossi, oltre alle nuove grafiche di tanti piloti della MotoGP. Nel progetto, ideato dalla Drudi Performance, sono presentate le immagini coordinate dei più famosi team di Motomondiale e Superbike, ma anche di America’s Cup (Team Emirates New Zealand), i colori del Tornado del 311° Gruppo RSV, di Honda Burasca 1200, prototipo ad alto contenuto tecnologico dal design originale, di progetti commercializzati come la E-Bike Thok e l’esclusiva Cross Over Boat Anvera 55.
Tutti i weekend di apertura della mostra grazie alla collaborazione con Milestone e Sony Interactive Entertainment i visitatori potranno immergersi nel realismo del MotoGP affrontando una gara in prima persona fino all’ultima piega scegliendo il tracciato, il pilota e la moto, ispirandosi a quelle esposte in mostra. Approfittando della presenza di più postazioni di gioco si potrà ingaggiare una competizione live con gli altri visitatori presenti. Attraverso una postazione video dedicata sarà possibile approfondire i retroscena di come si realizza oggi un racing simulativo con piloti, tracciati e moto fotorealistiche e tecniche all’avanguardia come il drone scanning.
Fino a domenica 3 giugno è aperta la mostra “I Colori del Motomondiale”, promossa dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia in collaborazione con La Gazzetta dello Sport, Peraria, Motor Valley dell’Emilia Romagna e il patrocinio di Dorna.
Info: Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
Luciano Riella