Impossibile negare le enormi sfide che Nagasaki ha dovuto affrontare, dove un passato drammatico abbia segnato questa città. Ma è pur vero che i visitatori che oggi arrivano qui, troveranno un luogo vivo, dove una grande energia conduce al futuro, e la consacra a una delle destinazioni più dinamiche del Giappone.
Nagasaki, Giappone.
Nagasaki, tristemente nota per essere stata letteralmente distrutta dall’esplosione della bomba atomica al termine della Seconda Guerra Mondiale, offre oggi nuove sfaccettature, coprendosi di una veste totalmente nuova rispetto a quella insita nelle coscienze collettive. Città del Kyushu nord-occidentale, ricopre attualmente il ruolo di porta giapponese verso il mondo esterno.
Affascinante, effervescente, moderna e contemporaneamente dal forte valore storico, merita sicuramente di essere visitata, scoperta. Il centro della città è caratterizzato da un giusto mix tra Oriente e Occidente, adornato da affascinanti templi, chiese, santuari sullo sfondo di un incantevole porto. Impossibile non fare una tappa presso i luoghi devastati dal bombardamento atomico: Urakami oggi appare una zona tranquilla, nulla lascerebbe pensare che, il 9 agosto 1945, fu sganciata la bomba su quello che allora era un quartiere cattolico, distruggendone interamente le bellezze, prima fra tutte la cattedrale, considerata la più grande in Asia.
Anche altri due luoghi, collegati dal Parco della Pace, consentono di ripercorrere la storia della città, dalla persecuzione anticristiana fino alla distruzione atomica: il Museo dell’Atomica, che rievoca quei terribili momenti e descrive la bellezza di un mondo libero dal potere nucleare, e la Cattedrale di Urakami, considerato luogo di riunioni per i cattolici perseguitati. Tra le altre imperdibili attrazioni, da non dimenticare il Museo dei 26 Martiri, in ricordo di 6 missionari stranieri e 20 convertiti giapponesi vittime del primo bando di proscrizione di Toyotomi Hideyoshi nel 1587. Nella zona settentrionale, da non perdere il tempio in stile cinese Suwa Jinja e il Kofuku-ji, dal notevole valore architettonico, teatro del Festival delle Lanterne dal 1 al 15 gennaio, (Info: https://travel.at-nagasaki.jp/en/what-to-see/62/ ) in occasione del capodanno lunare. Quest’evento si conclude, infine, nel tempio Sofuku-ji.
Per gli amanti del buon cibo, la gastronomia offerta sarà sicuramente apprezzata! Anche i palati più fini non rimarranno delusi dalle proposte tradizionali di questa città, basate prettamente su pietanze a base di pesce. La cucina del posto risente di influssi locali ma anche stranieri, risultando quasi “esotica” per i giapponesi! Info: https://visit-nagasaki.com/AboutNagasaki/
Per gli appassionati dei paesaggi mozzafiato, Nagasaki non sarà certo una delusione, anzi. Dalle cime che circondano la città, sarà possibile ammirare spettacoli straordinari di notte. Per godere a pieno delle luci notturne, sono consigliabili tre posti strategici: il Monte Inasa; il Monte Nabekanmuri; Casa e Giardino di Glover, attestati patrimonio UNESCO.
La natura resta un punto determinante per itinerari e momenti di relax, in primo piano i due parchi nazionali, Unzen-Amakusa (http://www.unzen.org/e_ver/) e Saikai, non da meno i due parchi semi-nazionali e a sei parchi prefetturali, che rendono la maggior parte del territorio attorno alla città di Nagasaki area protetta. Di notevole interesse naturalistico l’area vulcanica di Unzen, potrete ammirare numerosi onsen (terme naturali di acqua calda), immersi in paesaggi vulcanici, (https://www.shimabaraonsen.com/en/). Completa il tour termale Obama, la località è situata nelle vicinanze del monte Unzen e affacciata sulla baia di Tachibana (http://obama.or.jp/english/index.html).
Infine un’esperienza straordinaria a bordo della “Pearl Queen” per giungere alle 99 isole di Kujukushima all’interno del parco nazionale Saikai. Info: www.pearlsea.jp/english/cruising.html – http://travel.sasebo99.com/en/99islands.php.
Nagasaki, resta così una città imperdibile per chi ama il Giappone, la storia che ha da raccontare e il fascino delle bellezze che propone!
Alessandra Chianese