Da quell’anno 1986, quando un gruppo di appassionati fondò a Bra (Cn) Arcigola, poi divenuta Slow Food, è passata tanta acqua sotto i ponti. Resta la sede storica in centro, rimane come un baluardo il Boccondivino (seguita poi dall’Osteria dell’Arco a Alba), l’osteria gestita dalla Cooperativa I Tarocchi che di quel “mangiar lento” è la perfetta esplicazione. Ma soprattutto oggi Slow Food è un work in progess.
Ogni anno tante esperienze “di strada” fra condotte e prodotti, e quella accademica a Pollenzo, creano uno stile di vita e di cibo ormai esportati in tutto il mondo e danno vita ad una serie di pubblicazioni tematiche che sono veri e propri manuali della bontà e della salute a tavola.
Libri che ogni foodies dovrebbe avere ben presente e consultare nelle sue peregrinazioni gastronomiche, vicine e lontane. Quindi l’idea perfetta per un regalo intelligente per gli amici appassionati di enogastronomia.
A partire da Osterie d’Italia, edizione 2016 (25 anni di vita!) con oltre 1.700 locali dove ritrovare piatti regionali italiani così come sono, oppure reinterpretati, ma sempre fedeli a loro stessi.
E dato che della varietà dei nostri prodotti agroalimentari si parla, l’Atlante dei Prodotti regionali Italiani racconta la ricchezza dei territori e delle loro tradizioni gastronomiche. Il cibo è cultura e questa piccola raccolta enciclopedica parla di storie a volte sorprendenti, fluide sono i confini regionali e nazionali.
Ma quali sono gli indirizzi giusti per trovarli? Fare la Spesa con Slow Food suggerisce 2.872 luoghi dove acquistare cibo “buono, pulito e giusto” , secondo lo spirito di Slow Food. E’ la novità di quest’anno, che offre l’opportunità a chi la leggerà e soprattutto la seguirà, di fare realmente una spesa “democratica”, cioè con un cibo quotidiano eccellente e alla portata di tutti. Un gesto che sosterrà piccole realtà artigianali e commerciali, che hanno la possibilità di vivere in un mondo fatto di ipermercati e di app solo grazie alle buone pratiche e all’attenzione dei consumatori attenti.
E per i winelovers, la guida Slow Wine 2016 non solo segnalerà vini buoni o ottimi, ma racconterà la vita dei vignaioli, la loro vigna, il loro rapporto quotidiano con la terra, con la pianta e con il frutto da trasformare ogni anno in vino, secondo i ritmi della tradizione e delle stagioni.
Guide aldilà delle solite guide, che non parlano solo di virtuosismi e di mode, ma di persone concrete e di cose buone.
Elena Bianco
elena@agendaviaggi.com